"Bab Al Shams Endurance Cup" - Assisi
![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse | ![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse | ![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse |
---|---|---|
![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse | ![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse | ![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse |
![]() Vip LoungeSpazio espositivo dedicato ai maestri di Artisse | ![]() Il PodioAssegnazione dei premi realizzati dai maestri della scuderia Artisse | ![]() Bab Al Shams Resort Dubaiconferenza stampa di presentazione dell'evento |
![]() Bab Al Shams Resort Dubaiil Presidente Artisse, Avv. Ezio Nimis, con la rappresentanza del Governo di Dubai |

Tre opere d’arte di tre grandi maestri dell’arte contemporanea hanno premiato i primi tre classificati alla "Bab Al Shams Endurance Cup 2007", competizione equestre internazionale in programma dal 21 al 24 giugno 2007 ad Assisi.
I vincitori di una competizione equestre di livello internazionale, nella cornice di uno scenario tra i pi_ belli che l’Italia possa offrire, meritano premi altrettanto straordinari per qualità e valore. Per questo Artisse, Società Italiana d’arte contemporanea, sponsor della manifestazione, ha fornito le opere d’arte di Vincenzo Musardo (Primo Premio), Leonardo Chionna (Secondo Premio) e Giulio Serafini (Terzo Premio) quali trofei per i primi classificati.
Sono tre opere che si ispirano al cavallo nella sua più nobile accezione, epica ed evocativa, realizzate dalle sapienti mani di tre maestri dell’arte contemporanea
Potenza, nobiltà, appartenenza alla gloriosa storia di antiche civiltà, tutto questo e anche di più emana dalla figura di cavallo, ritratta in “Cavallo arabo” (olio polimaterico su tela, 70 x 50 cm) nella preziosa esecuzione di Vincenzo Musardo, Maestro capace di riportare un messaggio antico, ma sempre attuale, con quell’arte “metarcaica”, da lui stesso creata. Una materia che, lavorata sapientemente, acquisisce, se pur sulla tela, una tridimensionalit‡, un volume che rendono ancor pi_ viva la descrizione.
I Premi



Il Primo Premio
Vincenzo Musardo "Cavallo Arabo"
Potenza, nobiltà, appartenenza alla gloriosa storia di antiche civiltà, tutto questo e anche di più emana da questa figura di cavallo, ritratta, come per gli alti dignitari e i sovrani di ogni epoca, a “mezzo busto”. Questo frammento, che richiama arcaiche memorie sempre attuali, sprigiona dinamismo: il cavallo non è immobilizzato dal gesto dell’artista, ma anzi acquista movimento, sembra voler dire “seguimi nella corsa che compio ogni istante da millenni, con il rispetto che ho saputo conquistare servendoti nelle battaglie, ma anche nelle corse sfrenate tra le dune del deserto, tu cavaliere che con me hai visto albe e tramonti di grandi civiltà!”. Grande onore è tributato a questo compagno della vita dell’uomo dalla preziosa esecuzione di Vincenzo Musardo, Maestro capace di riportare un messaggio antico, ma sempre attuale, con quell’arte “metarcaica”, da lui stesso creata, attraverso una materia che, lavorata sapientemente, acquisisce, se pur sulla tela, una tridimensionalità, un volume, che rendono ancor più viva la descrizione e fanno avvertire all’osservatore quella forte emotività che ha accompagnato la gestualità dell’artista.
Il Secondo Premio
Leonardo Chionna, "Cavallo"
Quando, in un lontano domani in cui il nostro tempo attuale sarà archeologia, qualcuno rinverrà questo frammento di materia ed individuerà il profilo del nobile destriero, comprenderà che la nostra civiltà è stata grande nel progresso ma anche capace di conservare uno spazio di tutto rispetto per il cavallo, ritraendolo in severo profilo, ma circonfuso dal vento che muove il crine nella corsa sfrenata. Anche in quest’opera si legge l’emotività che ha mosso e guidato la mano degli artisti nel corso dei millenni: fin dalle pitture rupestri del paleolitico il cavallo ha attratto l’uomo, per la sua maestosità, per la sua armonia fisica e di movimento, per la sua velocità. In quest’opera il pensiero di Leonardo Chionna corre insieme al cavallo, e fa correre le sue mani che, come sotto la spinta del vento, tratteggiano quasi frenetiche l’aria che muove intorno. Un’aria antica ma senza tempo, che ha accarezzato innumerevoli criniere.
Il Terzo Premio
Giulio Serafini, "Faraglione e Luna"
Siamo cavalieri in corsa sui nostri cavalli sulla spiaggia di un lontano Oriente, lontano forse anche nel tempo. Siamo in una leggenda, una di quelle storie narrate da fanciulle arabe, in cui la luna dialoga con i personaggi. Il vento ci scorre tra i capelli e crea quel mormorio, quel discorso sui valori dell’universo che solo la luna sa fare all’uomo. Allora ci fermiamo, per ascoltare meglio le parole dell’astro, la criniera del nostro cavallo mossa dalla brezza notturna, le parole che risuonano nel nostro animo e la consapevolezza che quell’universo Ë dentro di noi. La luna di Giulio Serafini Ë la parte celeste di questo sogno che stiamo facendo e, come sempre nelle sue opere, ci trasporta al di là di noi e dentro la nostra immensità, nella veloce e armoniosa corsa di un cavallo.